Two Little Lions

CLEOS LANNISTER

Quel giorno, di prima mattina, Cleos era radioso e la sua gioia non potè che aumentare quando il suo cavallo oltrepassò al trotto le porte di Lannisport. Sua madre era venuta a trovare suo fratello oltre, ovviamente, accertarsi che il suo figlioletto stesse bene ed egli aveva sfruttato l'occasione per riuscire a ottenere il permesso per ripartire insieme a Vysenia con l'intento di rincontrare la sua famiglia e, in particolar modo, la sua adorata Amyria. Era da quasi un anno che non era più riuscito a vederla o a parlarci come si doveva. Di certo la Fortezza Rossa non era la Barriera ma per lui la differenza era sempre stata ben poca visto che ad ogni modo era tenuto lontano da sua sorella. Una volta in città non si curò nemmeno di attendere quelli che erano con lui e spronò il destriero al galoppo in direzione di Castel Granito. "Finalmente a casa." Pensò con il sorriso sulle labbra.

Una volta giunto al castello salutò gentilmente qualcuno della servitù, anche il povero scudiero a cui anni prima aveva trapassato per sbaglio una gamba con una delle sue frecce vaganti. Il tipo era cresciuto lievemente zoppicante e Cleos si sentiva terribilmente in colpa per questo, ma tuttavia non nutriva alcun rancore verso di lui. Dopotutto era stato così carino e impacciato all'epoca a preoccuparsi di lui che sarebbe davvero stato difficile volergli male per quella sventura. Anzi, assurdamento lo scudiero parve il più felice di vederlo e ci tenne personalmente ha occuparsi del suo candido stallone. Se entrava di fretta magari sarebbe riuscito a evitare suo padre e andare direttamente da Amyria, aveva così tante cose da dirle e per questo avrebbe volentieri voluto ascoltare più tardi le barbose parole del Lord. Per il resto di Tion e Damon gli importava ben poco, quanto ad Ella gli avrebbe fatto piacere rivederla ma niente di più. Si sa, i felini alla fin fine sono abbastanza indipendenti da tutto e tutti. E Cleos questo pareva rispecchiarlo abbastanza bene. Così camminò con passo felpato stando attento a non farsi vedere, ma non avete idea di quanto si sentì un idiota quando si ritrovò suo padre alle spalle. Così finì per dover fare i saluti di rito e a rispondere a qualche fredda e vuota domanda prima che se ne andasse lasciandolo nuovamente solo. Se Amyria era perfetta e l'orgoglio della sua famiglia, e in parte specialmente di suo padre, Cleos era visto come il figlio tonto che non sapeva neanche tenere una spada in mano. Ovviamente ciò non lo aveva mai ammesso, ma bastava notare come lo guardasse per capirlo. Fortunatamente però almeno sua madre sembrava adorarlo e di certo se Lord Lannister si fosse azzardato a dire i suoi pareri poco carini sul figlio la Lady drago sarebbe diventata a dir poco furiosa. Di sicuro però a suo padre se egli fosse finito nei Guardiani della Notte o nella Guardia Reale gli sarebbe importato ben poco, anche se, per il loro nome la seconda scelta era senz'altro più di valore. Che poi come ci fosse finito fosse tutta una menzogna costruita a tavolino non importava, dopotutto i Lannister ci sguazzavano nelle menzogne. Comunque sia, ormai perso il buon umore, il giovane Lannister vide di salire ai piani di sopra, ritrovare la stanza di Amyria non sarebbe dovuto essere così difficile sempre se anche la sua memoria non avesse iniziato a fare cilecca. Sbuffò e sospirò davvero irritato sperando che fare qualche passo l'avrebbe fatto sbollire fin quando non arrivò davanti a quella che ricordava essere la stanza della sua gemella. "E se ho sbagliato? O semplicemente gli hanno cambiato stanza?" I dubbi di Cleos erano ben fondati, così ben fondati che non se la sentì nemmeno di bussare. Aveva davvero troppa paura di fare una figuraccia. L'ennesima figuraccia! E ora? Che fare? Poteva chiedere a qualcuno? Dopotutto era già da un anno che era stato lontano... e poi comunque era casa sua perciò era in suo pieno diritto chiedere qualsiasi cosa gli paresse. Sì, se solo fosse passato qualcuno di lì perchè attualmente la zona era deserta. "Sono scappati tutti o cosa?" Pensò deluso e amareggiato il leoncino. "E va bene, male che va mi inventerò qualcosa." Così alla fine convinse se stesso a tornare vicino alla porta e a bussare educatamente. "Amyria, per favore dimmi che ci sei tu la dentro." Sperò mentre attendeva che qualcuno gli venisse ad aprire.

CLEOS LANNISTER

Cleos attese davvero poco prima che la porta si spalancasse velocemente venendo repentinamente "attaccato" da una figura dai capelli rossi la quale, a primo impatto, quasi gli fece prendere un colpo per l'inaspettività del suo gesto. Almeno finchè non capì di chi si trattava. "Sorpresa!" Disse il biondino riprendendo il suo naturale buon umore dopo aver dato un affettuoso abbraccio alla gemella. Amyria sembrava davvero euforica di esserselo ritrovato improvvisamente a casa. "Ho solo sfruttato l'occasione. E quindi ora me ne potrò rimanere per un pochetto qui." Gli rispose facendo un sorrisetto sghembo. Tuttavia solo quando lo invitò ad entrare nella stanza però si rese conto della presenza della dama di compagnia. "Oh, salve. E' una bella giornata non è vero?" Gli rivolse la parola gentilmente. "Non capirò mai perchè voi facciate queste cose." Commentò poi non appena il suo sguardo caddè sul telaio con sopra il ricamo. "Anche le donne dovrebbero imparare a combattere." Aggiunse con convinsione per poi estrarre la spada e infilzare per sbaglio il povero ricamo. Quando però Cleos si accorse del guaio rimase un attimo impietrito con gli occhi sgranati. Poi come se non fosse successo niente lo sfilò dalla lama e rimise lentamente l'arma nel fodero con un aria da finto colpevole. "Giuro che te lo riparo... in un qualche modo." Ammise poi leggermente mortificato anche se probabilmente sarebbe stato più saggio non sapere come avrebbe potuto ripararlo. Cleos non poteva farci niente, era un gran imbranato e ciò pareva accentuarsi nei momenti in cui non avesse alcun vero dovere da svolgere o nessuna buona impressione da mantenere integra. Almeno lì e in quel momento forse poteva permettersi di essere il vero Cleos, alla corte del re aveva così paura di uscirsene in un modo del genere tanto da essere così attento e concentrato da riuscire a evitare abbastanza bene certe situazioni. Anche perchè nulla vietava che il caro zietto cambiasse idea e lo mandasse alla Barriera per lasciare il suo posto a qualcuno di ben più valido. Fatto sta che se andava alla Barriera era spacciato, e questo il giovane Lannister lo sapeva bene, sarebbe morto molto presto oppure si sarebbe fatto umiliare da chissà quale delinquente ben più bravo di lui. Solo a pensarci gli venivano i brividi senza neanche avere il gelo del Nord nelle ossa.